Stati Uniti e Regno Unito: "Difenderemo ogni centimetro del territorio Nato"

La scorsa settimana, gli attacchi delle Forze Armate ucraine su territori russi hanno provocato 24 morti e 121 feriti, tra cui tre minorenni. Lo ha dichiarato all'agenzia Tass Rodion Miroshnik, ambasciatore a tempo determinato del Ministero degli Esteri russo.
Tra i feriti una bambina di 12 anni a Rubizhne (LPR), un bambino di un anno e una bambina di 13 anni a Vasilyevka, nella regione di Zaporizhia.
Tra il 15 e il 21 settembre, i raid ucraini avrebbero colpito scuole, sanatori e aree civili in Crimea, Belgorod e Zaporizhia, causando numerosi feriti. Secondo Mosca, Kiev ha utilizzato circa 3.100 diversi tipi di munizioni nelle regioni russe durante lo stesso periodo.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X rende noto di aver affrontato l'argomento delle “violazioni da parte della Russia dello spazio aereo degli Stati membri della Nato, anche il 22 settembre a Copenaghen” con la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva.
"Abbiamo scambiato - scrive - opinioni sulle ragioni. Se non ci sarà una risposta decisa da parte degli alleati - sia Stati che istituzioni - alle provocazioni, la Russia continuerà a perpetrare tali violazioni". Nel corso della conferenza stampa conclusasi poche ore fa a Copenaghen, la polizia non ha né confermato né smentito che i droni siano russi, limitandosi a riferire di essere al lavoro.
Sono stati riaperti nella notte gli scali aeroportuali di Copenaghen e Oslo dopo la chiusura temporanea, decisa per motivi di sicurezza, a seguito dell'avvistamento di alcuni droni non identificati. Nello scalo della capitale danese fonti locali hanno riferito l'avvistamento di “due o tre" droni "di grandi dimensioni”. Decine di voli sono stati cancellati o dirottati altrove. A Oslo sono stati avvistati almeno due droni nei pressi della pista di atterraggio. Secondo l'agenzia di stampa norvegese NTB, la chiusura dell'aeroporto ha interessato 12 voli. Il vicedirettore della polizia di Copenaghen, Jakob Hansen, ha dichiarato che le autorità danesi e norvegesi collaboreranno per stabilire se esista un legame tra i due incidenti.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato lunedì di aver discusso con l'inviato statunitense Keith Kellogg l'acquisto di armi dagli Stati Uniti, una proposta avanzata da tempo da Kiev a Washington.
"L'ho informato (Kellogg) sulla situazione al fronte e sui risultati dell'operazione di controffensiva vicino a Dobropillia e Pokrovsk. Abbiamo anche toccato il tema dello sviluppo della cooperazione tra Ucraina e Stati Uniti", ha scritto Zelensky in un post su X.
Vladimir Putin ha ribadito davanti al Consiglio di Sicurezza russo che il Paese "è pronto a rispondere a qualsiasi minaccia strategica non con parole, ma con misure militari e tecnologiche". Un discorso duro, scandito da accuse all'Occidente, ma anche da un'apertura sul futuro del trattato New START, l'ultimo accordo ancora in vigore che limita gli arsenali nucleari di Russia e Stati Uniti.
"La situazione della stabilità strategica continua a deteriorarsi - ha dichiarato il presidente - Le azioni distruttive dell'Occidente hanno minato le basi della cooperazione tra potenze nucleari, cercando di ottenere una superiorità assoluta". Il capo del Cremlino ha però proposto di mantenere in vita, almeno temporaneamente, l'impianto del New START, in scadenza a febbraio 2026. Mosca, ha spiegato, sarebbe disposta a rispettare per un altro anno i limiti fissati dal trattato - sul numero di testate e sui sistemi di lancio - a condizione che anche gli Stati Uniti facciano lo stesso. Il presidente ha assicurato che la Russia "non è interessata a un'escalation incontrollata né a una corsa agli armamenti", rivendicando però la solidità del deterrente nucleare nazionale.
Il New START, firmato nel 2010 e prorogato nel 2021, è l'ultimo pilastro rimasto in piedi del sistema di accordi di controllo sugli armamenti. La sua scadenza senza rinnovo aprirebbe un vuoto normativo che molti analisti considerano estremamente pericoloso. Già negli anni Ottanta e Novanta l'interruzione dei negoziati aveva alimentato un'escalation nucleare, poi arginata solo con nuovi trattati. Da Bruxelles e Washington si segue con attenzione la mossa del Cremlino: l'offerta di proroga unilaterale potrebbe essere letta come un segnale di apertura, ma anche come una manovra tattica per guadagnare tempo e mantenere pressione sugli Stati Uniti.
“La Russia ci sta mettendo alla prova, per vedere fino a che punto può arrivare. Sta anche cercando di seminare la paura all'interno delle nostre società per farci sapere che se sosteniamo l'Ucraina questa guerra si estende ad altri territori e si espande. Ed è per questo che dobbiamo essere molto fermi su questo punto”. Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in conferenza stampa al termine della riunione informale dei ministri degli Esteri Ue a margine dell'Assemblea Onu a New York.
E ancora: "Come ha detto oggi il primo ministro polacco: se gli aerei violano lo spazio aereo, ogni Paese ha il diritto di difendersi e agire di conseguenza. E questo è, credo, importante: capire che ognuno ha l'obbligo, nei confronti dei propri cittadini, di impedire che questo tipo di incursioni si verifichino".
"Ottimo incontro con il presidente Erdogan a margine della conferenza sulla soluzione dei due Stati all'Assemblea generale dell'Onu. La Turchia è un partner importante nel sostenere l'Ucraina, partecipando agli sforzi della Coalizione dei Volenterosi. Continueremo a lavorare insieme per una pace giusta e duratura". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
"Supportiamo tutti gli sforzi per spingere la Russia ad accettare un cessate il fuoco e sedersi al tavolo negoziale, la priorità principale è mettere pressione a Mosca in questo senso". Lo ha detto il presidente del consiglio europeo Antonio Costa parlando ai giornalisti a margine della settimana di alto livello all'Onu."Supportiamo gli sforzi del presidente Usa Donald Trump, e ha ragione a essere deluso da Vladimir Putin, è molto deludente che il presidente russo non faccia gli stessi sforzi degli Usa per il cessate il fuoco e i negoziati", ha aggiunto.
"Credo che la Russia voglia testare reazioni della Nato e dell'Europa", così ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando lo sconfinamento dei droni russi nei cieli dell'Estonia e della Polonia, ribadendo che questi test russi sono accaduti anche nel passato e servivano a capire i tempi di reazione dei reparti della Nato. "Sono convinto che non si voglia arrivare alla terza guerra mondiale da parte della Russia perché le forze in campo sarebbero svantaggiose per lei. Non credo che alla Russia convenga. Si tratta di mosse politiche più che di scelte di tipo militare", ha spiegato Tajani a New York.
Il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna, legge una dichiarazione a nome di 50 paesi e dell'UE che condanna l'incidente in cui tre caccia russi hanno violato lo spazio aereo estone la scorsa settimana: "Si è trattato di un'escalation pericolosa e della quarta violazione dello spazio aereo estone da parte della Russia quest'anno" ha detto il ministro, "Siamo qui oggi perché questo incidente riguarda non solo l'Estonia, ma l'intera comunità internazionale". Tsahkna ha sottolineato che si tratta di "parte di un più ampio schema di provocazioni russe nei confronti dei suoi vicini". "Le azioni sconsiderate della Russia rappresentano non solo una violazione del diritto internazionale, ma anche un'escalation destabilizzante che avvicina l'intera regione al conflitto più che in qualsiasi altro momento degli ultimi anni", ha detto.
La Commissione internazionale d'inchiesta delle Nazioni Unite ha accusato la Russia di crimini contro l'umanità per gli attacchi coordinati e organizzati volti a trasferire forzatamente la popolazione ucraina dai territori in cui ha stabilito la sua occupazione o in cui si sta espandendo.
"Il terrore instillato nella popolazione ha costretto migliaia di persone a fuggire", ha denunciato il presidente della Commissione Erik Mose davanti al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, riunito a Ginevra. Secondo le indagini della Commissione, gli attacchi con droni e le deportazioni "rivelano sforzi coordinati e organizzati da parte delle autorità russe per conquistare ulteriore territorio e consolidare il controllo sulle aree che già occupano in Ucraina".
Le accuse di sconfinamento mosse dall'Occidente alle forze aeree russe sono "infondate" e mirano a un'escalation della tensione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo il quale "le forze arate russe operano rigorosamente nel rispetto delle normative internazionali, comprese quelle relative ai voli".
In un attacco ucraino contro obiettivi in Crimea sono morte tre persone e 16 sono rimaste ferite. Lo ha riferito il governatore della repubblica, Sergej Aksionov.
"Secondo le informazioni aggiornate, tre persone sono morte e sedici sono rimaste ferite a seguito dell'attacco con droni nei pressi della località di Foros. Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime", ha scritto Aksionov sul suo canale Telegram.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a sollecitare gli Stati Uniti ad adottare sanzioni sever contro la Russia. "Sono grato che molte delle proposte dell'Ucraina siano state prese in considerazione" per il 19esimo "pacchetto di sanzioni dell'Ue", ha scritto su Telegram. "Ora ci aspettiamo misure sanzionatorie severe anche da parte degli Stati Uniti: l'Europa sta facendo la sua parte", ha sottolineato.Zelensky ha firmato oggi nuove misure ucraine contro Mosca. Nel mirino, ha spiegato, "i propagandisti che aiutano la Russia", coloro "che fanno affari nei territori occupati e alimentano il bilancio della Russia" e quanti "destabilizzano la Moldavia nell'interesse di Mosca".
Rai News 24